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Parrocchiale di San Vittore (Sec. XII)

Scheda

Nome Descrizione
Indirizzo Via Pieve n.1 - Borghetto di Borbera
Telefono 0143.69104
Alcuni documenti storici fanno risalire la parrocchia al 1291. A quei tempi era denominata Pieve, era quindi detta Pieve di Monduglio. Il suo nome derivava dalla regione in cui sorgeva, tra Borghetto e Torre con annesso il cimitero, ma non la canonica. Ne rimane oggi l’attuale cimitero.

La chiesa attuale è molto semplice nella sua struttura. La facciata è divisa da lesene, sormontata da un semplice timpano e movimentata solo dall’oculo polilobato. L’alto campanile, che si erge sul fianco destro della chiesa, ricorda i campanili settecenteschi liguri: infatti è sormontato dalla classica cupola a cipolla. Il gruppo di cornicioni, che accoglie l’insieme campanario, interrompe la verticalità del campanile.
L’interno è ad una sola ed ampia navata. La cupola è decorata da Clemente Salsa, attivo negli anni venti del Novecento in tutto il territorio della Diocesi Tortonese.
L’altare, dalle forme settecentesche, ma rimaneggiato nella mensa durante il XX sec., è dedicato a S.Giovanni. La lapide che si trova al suo fianco potrebbe riguardare proprio lo stesso restauro, anche se il gruppo dei Lions nel loro volume sottolineano il fatto che si parla di largitione (donare).
Nella testata di sinistra (nella nicchia), si può ammirare una statua lignea di San Maurizio (XVII c.a.), mentre a destra, di Luigi Montecucco, molto attivo nelle zone del gaviese (Gavi Ligure, 1805-1877), il gruppo della Madonna del Rosario.
La balaustra, l’altare maggiore e il coro della seconda metà del XVIII sec.: sono in marmo intarsiato (per i primi due) e di legno corredato da leggio e inginocchiatoio, per il terzo.
La parete destra accoglie l’altare del Rosario con ancona (grande tavola dipinta, di soggetto sacro, posta a decorazione di un altare) raffigurante la Vergine di scuola ligure del XVIII sec., coronata dai tondi dei misteri incorniciati da motivi a volute di stessa epoca. Il Cristo Pocessionale, che si incontra subito dopo, ha riferimenti puramente liguri ed è datato 1861.L’antica acquasantiera in controfacciata, risale al cinquecento: riporta infatti lo stemma dei signori di Torre de’ Ratti: I Rati Opizzoni.

Tratto e adattato da: Lions Club, Valli Borbera e Spinti, D.Calcagno, M.Cavana, V.Moratti, I segni del tempo. Tracce di storia e arte nelle valli Borbera e Spinti, vol I, p. 120-121.

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